I capigruppo consiliari del PD, Giuseppe Santalco e Paolo David, hanno appreso da notizie di stampa che Messinambiente e l’Amministrazione comunale stanno valutando la possibilità di ricorrere al concordato in bianco o con riserva che permette all’imprenditore di beneficiare immediatamente degli effetti che derivano dall’apertura della procedura concordataria .
Giuseppe Santalco
Nel caso in cui la società presentasse una domanda incompleta del piano, della proposta e di parte della documentazione, si avrebbe l’interruzione o la sospensione delle azioni esecutive intraprese da parte dei singoli creditori nei confronti di Messinambiente e ciò opererebbe, a norma dell’art. 168 L.F., dalla pubblicazione del ricorso nel registro delle imprese ad opera del cancelliere entro il giorno successivo al deposito della domanda in cancelleria. Tale paralisi si estende, per effetto della novella legislativa anche alle azioni cautelari, ma non ai procedimenti a cognizione piena già instaurati o instaurati successivamente alla presentazione della domanda di concordato.
Paolo David
Sempre da notizie di stampa sembrerebbe che ci si è rivolti ad uno studio professionale catanese esperto in materia per mettere a punto l’operazione.
Scopo, secondo voci ricorrenti, sarebbe quello di cedere il ramo d’aziende di Messinambiente relativo al servizio di raccolta e rifiuti gestito per conto del Comune di Messina alla Somer Spa, società controllata al 100% da Messinambiente.
Giova, fra l’altro, ricordare che non si ha alcuna notizia dello stato della transazione triangolare tra Messinambiente-ATO 3 e Comune di Messina, la cui soluzione è determinante ai fini dell’accertamento complessivo della massa debitoria-creditoria e per le refluenze che la stessa può avere sugli equilibri finanziari del Comune.
Senza, infine, considerare le pendenze con l’Erario e le responsabilità degli amministratori per eventuale mala gestione .
Inoltre, sul piano della partecipazione, quella partecipazione sbandierata dalla Amministrazione Accorinti, perché non offrire tutti gli elementi a disposizione a favore dell’ordine professionali forense, delle associazioni di studi in materia e dei segmenti della comunità scientifica universitaria messinese perché si confrontino sulla questione de qua e sulla multiservizi in pubblica seduta aperta in Consiglio Comunale unitamente alle professionalità ed alle competenze espresse dai partiti?
Atteso quanto precede, considerata l’importanza che la situazione finanziaria di Messinambiente ed il suo futuro riveste per il Comune di Messina, ed in particolare per il ruolo fondamentale che il Consiglio Comunale dovrà svolgere sia nella eventuale modifica statutaria di Messinambiente per adeguarlo alle norme comunitarie, sia per l’approvazione della costituenda nuova società, evitando, quindi, di mettere al corrente il Consiglio solo a scelte avvenute.
Da tutto quanto sopra i consiglieri chiedono all’amministrazione ed alle aziende:
1) se risponde al vero che il futuro imminente di Messinambiente e della politica gestionale-amministrativa che l’Amministrazione Accorinti vorrà intraprendere nel corso del 2015 passa attraverso l’avvio di un concordato preventivo e la cessione del ramo d’azienda alla Somer Spa, anche chiarendo l’eventuale ruolo, se previsto, della Somer Spa.
2) Se è stato formalizzato un incarico allo studio legale Abbadessa & Franchina citato nell’articolo di stampa e quale criterio ha orientato la scelta rispetto a professionalità locali e se l’itinerario è stato condiviso dai vertici della partecipata Messinambiente Spa attraverso autorizzazione dell’assemblea dei soci.
3) Se si intende avviare da subito il coinvolgimento del Consiglio Comunale e del mondo accademico e scientifico messinese in una scelta oltremodo strategica per il futuro del Comune e per lo svolgimento di servizi essenziali per la collettività.