GIUSEPPE SANTALCO ammette che non aveva fatto caso ad un emendamento che, in effetti, già recepisce lo spirito del subemendamento da lui presentato e pertanto ritiene opportuno ritirarlo.
GIUSEPPE SANTALCO preannuncia il voto contrario all’emendamento, nella considerazione che un regolamento dovrebbe essere all’avanguardia e prevedere tutte le tipologie di questo genere esistenti. Letti dal web i servizi e destinatari cui si rivolgono, sostiene che le case albergo e le case protette esistono ancora a livello nazionale e che prevederle nel regolamento non guasterebbe
GIUSEPPE SANTALCO fa presente che quando l’Amministrazione negli anni passati svolgeva il vero ruolo in cui si incarnano le politiche sociali, quindi un ruolo di supporto, aveva anche un minimo ruolo a livello di assistenza economica. Ricorda anzi che un ruolo importante veniva svolto soprattutto in occasione di casi particolarmente bisognosi, con una funzione fondamentale assolta dall’assistente sociale che doveva effettuare un esame della situazione particolare.
Vi era anche un capitolo di bilancio riconducibile alle politiche sociali, tale da prevedere un’assistenza economica, non discrezionale ma basata su un’ordinanza del Sindaco, che prevedeva di raggiungere l’importo massimo di 500 euro proprio per casi estremamente bisognosi oppure per casi eccezionali. Gli viene in mente un caso particolare che li vide costretti come assessorato a dare assistenza economica ad una famiglia che viveva in condizioni di estremo disagio e non riusciva a far rientrare la salma di un parente morto all’estero.
Ritiene pertanto che sia necessario mantenere la voce “assistenza economica”, perché ritiene che un assessorato alle politiche dei servizi sociali, non con discrezionalità ma con parsimonia e con un’analisi approfondita, possa fare assistenza economica in casi eccezionali a favore di famiglie che si trovino in gravi condizioni economiche.