Santalco: “De Cola sconfessa le scelte dei vertici della Stu Tirone. Ne prendano atto e si dimettano”
Sulla vicenda Capacity e bando delle periferie non è stata messa la parola fine.
Anzi, quanto emerso in Commissione a proposito del progetto presentato dallaStu Tirone, risultato prima in graduatoria e poi scomparso dalla delibera di giunta (per riapparire nella lettera al Ministero come proposta da “fuori sacco”) non ha affatto rassicurato i consiglieri comunali.
I primi dubbi li solleva Giuseppe Santalco, capogruppo di Felice per Messina, che già in sede di Commissione aveva fatto una lucida analisi sulle lacune della procedura amministrativa seguita dalla giunta per il bando per le periferie: “ Dalla seduta di Commissione è emerso in maniera incontrovertibile ildisallineamento politico e amministrativo tra l’assessore De Cola e i rappresentanti della STU. In realtà l’Amministrazione già nel bando pubblicato il 14 luglio, all’art. 2, ai fini della localizzazione degli interventi aveva previsto la possibilità di presentare proposte riguardanti anche l’ambito “Tirone”. L’art. 4 dello stesso bando consentiva alla STU (Società partecipata del Comune di Messina) di poter presentare proposte progettuali”.
Santalco ricorda poi come il Tirone Spa (società di trasformazione urbana), a firma del presidente Marcello Parrinello (peraltro nominato dall’amministrazione Accorinti) il 22 luglio ha presentato una proposta progettuale in linea con gli obiettivi del bando tendente a riqualificare parte della zona. La Commissione di valutazione, istituita per volere dell’assessore De Cola, ha classificato il progetto del Tirone primo in graduatoria, assegnandogli 90 punti, ritenendo quindi l’ipotesi progettuale congrua rispetto ai profili previsti dall’avviso pubblico.
“L’assessore De Cola durante la Commissione ha palesemente sconfessato l’attività posta in essere dalla sua stessa Società, e dallo stesso Presidente nominato dall’Amministrazione- prosegue Santalco- Le dichiarazioni dell’assessore hanno fatto altresì trasparire un giudizio negativo sulla possibilità che la stessa Società potesse cofinanziare parte del progetto presentato, mettendo anche in discussione l’agibilità stessa della STU,avendo dichiarato che la stessa recentemente non ha presentato alcuni bilanci ed un socio privato è in fallimento. Alla luce di tutto questo chiediamo al Presidente Marcello Parrinello e al componente del Cda nominato dal Sindaco, ingegner Giacomo Villari, di valutare l’opportunità di continuare ad essere rappresentanti di una partecipata di cui l’Amministrazione non ha assolutamente alcuna volontà di perseguire una attività conducente con gli scopi sociali della stessa”.
Il capogruppo di Felice per Messina si attiene a quanto accaduto sia durante le fasi successive al bando che alle dichiarazioni rese da De Cola sia a Tempostretto che ai consiglieri comunali. I vertici della Stu, scelti dall’amministrazione, non dovrebbero far altro che prenderne atto. Altro capitolo è poi quello sui vizi di forma che Santalco ha già evidenziato nel corso della seduta di Commissione.
“Si ritiene che prima di presentare il progetto il Presidente o l’Amministratore delegato abbiano interloquito con l’Amministrazione ottenendone l’assenso. Ferma restando, pertanto, la responsabilità politica della vicenda che ancora una volta evidenzia in maniera palese una distonia tra Comune ed Enti partecipati, resta dal punto di vistaamministrativo il vulnus relativo alla mancanza di una determina dirigenziale di approvazione dei verbali e della graduatoria a firma del Presidente della Commissione Domenico Zaccone, richiesta espressamente dall’art. 6 del Bando.
Ci si augura che le discrasie amministrative emerse in Commissione relativamente all’iter amministrativo seguito non vanifichino la possibilità di poter utilizzare appieno i 18 milioni di euro previsti dal bando, nella considerazione che il progetto Capacity, nella sua complessiva formulazione, appare sostenibile dal punto di vista sociale e finanziario e la presenza della riqualificazione anche della zona del Tirone lo avrebbe ulteriormente arricchito, facendo rinascere anche un’altra zona degradata della città”.
Rosaria Brancato
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