Nell’ultima seduta del Cda dell’Iacp approvati 5 progetti di risanamento per 175 nuovi alloggi a Minissale, Giostra, Santo-Bordonaro


Santalco lascia. Arriva il commissario
Grande impegno, tante opere in itinere, molte cose in sospeso e troppi nodi da sciogliere.
Si è chiusa ufficialmente la gestione Santalco. Con l’ultima seduta di consiglio di amministrazione, durante la quale sono stati approvati cinque importanti progetti del risanamento, il presidente dell’Istituto autonomo case popolari lascia l’incarico. Ora la Regione invierà un commissario, in attesa che dalla Provincia esca la designazione del nuovo presidente.
Luci e ombre di un quadriennio che lascia un’enorme mole di lavoro a chi verrà dopo, ma nel quale non si è potuto realizzare ciò che ci si era prefissati. Peppuccio Santalco non si è mai sottratto al confronto e ha incassato anche severe critiche alla quali ha risposto sempre con garbo, convinto di poter dimostrare, con numeri e atti deliberativi, l’impegno profuso e i risultati ottenuti. Di questo, gli va dato atto. Che, poi, il risanamento rimanga una chimera, una delle più grandi incompiute messinesi, e che le prospettive future sono ancora più incerte di quelle di ieri, purtroppo è la realtà delle cose. E lo stesso Santalco lo ammette senza giri di parole: «La Regione da domani avrà una decina di progetti inviati dall’Iacp di Messina, per centinaia di nuovi alloggi e significative opere di riqualificazione, ma senza soldi tutto è destinato a fermarsi». Anche sul ruolo dell’Iacp ci sarà da discutere a fondo nelle prossime settimane, perché in tutta Italia gli Istituti case popolari sono stati aboliti da tempo.
L’ultima seduta del Cda – composto dai consiglieri Salvatore Sapienza, Santo Foti, Fortunato Bucolo, Cosimo Lentini, Giovanni Rovito, Vincenzo Falsone e Nicola Benigno – è servita a esitare i progetti esecutivi riguardanti 40 nuovi alloggi a Minissale, le opere di urbanizzazione a Fondo Basile-De Pasquale, due edifici con 45 alloggi, 8 botteghe e un impianto sportivo di quartiere a Fondo Basile, 25 alloggi e 4 unità commerciali in via Taormina, 65 alloggi a Santo-Bordonaro. In un sol colpo, dunque, potrebbero partire le procedure per la costruzione di ben 175 abitazioni, se non si perdessero mesi su mesi per i decreti di finanziamento e se poi i tempi non si dilungassero all’infinito, tra ricorsi delle imprese, udienze del Tar o del Cga, questioni legate agli espropri e problemi di altra natura.
È un vero e proprio libro quello consegnato da Santalco ai giornalisti. C’è tutto quello che è stato fatto (e non fatto) tra il 2005 e il 2008, e non solo sul fronte dello sbaraccamento. Certo, il risanamento occupa la parte preponderante. Ancora una volta l’elenco parte dall’ambito A (Annunziata): nel marzo 2007 sono stati ultimati e consegnati i 37 alloggi di villaggio Matteotti (assieme al centro polifunzionale destinato a commissariato e scuola dell’infanzia). Era in corso l’appalto per la costruzione dei nuovi 50 alloggi, ma l’aggiudicazione è stata sospesa a causa dei ricorsi di varie imprese. Nell’ambito B (Giostra-Badiazza) sono stati realizzati i 52 alloggi (più scuola dell’infanzia) di Fondo Basile, i 12 consegnati nell’aprile 2006 a Fondo De Pasquale, l’area attrezzata a verde e la villetta di Fondo Basile intitolata a mons. Paino, i 43 alloggi ultimati e consegnati in custodia al Comune, gli ulteriori 45 (più impianto sportivo di quartiere) in fase avanzata di costruzione. In attesa del decreto di finanziamento regionale, altre 60 case a Fondo Basile-De Pasquale, alle quali vanno aggiungersi le 45 il cui progetto è stato approvato ieri. Si attende il finanziamento per il parco urbano Volano-Magnolia mentre lo scorso 10 novembre sono stati consegnati all’impresa aggiudicataria i lavori di riqualificazione viarie e ambientale del torrente Badiazza. Ed è in corso la stipula del contratto d’appalto per la ristrutturazione della scuola materna di Villa Lina. Nell’ambito C (Bisconte-Camaro), dopo la realizzazione dei 54 alloggi di Catarratti, si è ottenuto il decreto di finanziamento per il parco di quartiere nella piazza sbaraccata di Camaro Sant’Antonio. A Bisconte, dopo la costruzione dei 189 alloggi e del centro civico polifunzionale, è in progettazione il primo stralcio per 50 alloggi. La scuola elementare di Catarratti è stata ristrutturata, mentre il 24 novembre sono stati consegnati i lavori di recupero dell’asilo nido di Camaro. In attesa di finanziamento è il parco urbano di Bisconte, mentre si sta progettando la sistemazione idraulica del torrente. Nei giorni scorsi è arrivato il finanziamento per i 46 alloggi di Camaro Sottomontagna.
Nell’ambito E (Gazzi-Fucile-via Taormina) sono in fase di ultimazione i 28 alloggi del rione Taormina lato monte (con la nuova scuola dell’infanzia), si attende il finanziamento per ulteriori 20 abitazioni, mentre il 24 novembre la commissione tecnica ha approvato la variante al piano d’ambito per altri 50 nuovi alloggi nell’area prossima al Policlinico universitario. Infine, per gli ultimi due ambiti (Santa Lucia-San Filippo e Minissale), sono stati progettati 44 alloggi a San Filippo, è stato realizzato il centro civico di Santa Lucia, sono stati finanziati i progetti di sistemazione viaria del torrente Minissale, è stato dato il via libera al progetto esecutivo per 65 alloggi a Santo-Bordonaro, si sta lavorando al progetto del Centro socio-pastorale di Santa Lucia sopra Contesse. Sulla rampa di lancio anche il progetto dei 40 alloggi di Minissale (è in corso di aggiornamento per ulteriori 174 alloggi). A San Giovannello sono stati realizzati e consegnati 75 alloggi finanziati con altre leggi ma destinati al risanamento e lo stesso è avvenuto a Zafferia (40 case consegnate e altre 20 in progettazione).
Riassumendo in cifre: sono 522 gli alloggi realizzati, 80 quelli in fase di costruzione, 181 quelli in fase d’appalto, 125 quelli in fase di progettazione, 343 quelli in attesa del finanziamento. Il totale fa 1233 alloggi costruiti, in corso di realizzazione o di progettazione, a fronte di 3336 nuclei baraccati censiti a Messina nel 2002. Un numero che, purtroppo, non scende mai e che rende quasi vano ogni impegno, come se il risanamento fosse solo una battaglia contro i mulini a vento.
Santalco e il Cda consegnano alla stampa anche i frutti del lavoro svolto su altri fronti, dalle manutenzioni del patrimonio immobiliare in città e provincia al recupero delle morosità (l’Istituto ha incassato 2 milioni 700 mila euro), alla stipula dei contratti di vendita di 990 alloggi e delle convenzioni con gli enti e le istituzioni locali. Sono state 400 le azioni di rilascio degli immobili occupati abusivamente e 50 le case riconsegnate al Comune una volta rese libere. «Abbiamo anche approvato tutti i conti consuntivi dal 2002 al 2007, atti di cui l’Istituto prima era sprovvisto», tiene a sottolineare il presidente uscente.
Ovviamente non tutto è rose e fiori. Parte del personale lamenta una gestione che avrebbe «aggravato» i problemi dell’Iacp, al punto «da rendere a rischio anche il pagamento degli stipendi ai dipendenti», e avrebbe ecceduto nell’assegnazione di incarichi e competenze professionali all’esterno. Ma sono accuse contenute in una lettera “anonima”, tipica abitudine messinese…

Lucio D’amico