Oggi l’ultimo consiglio d’amministrazione, con l’approvazione di cinque progetti. Il presidente lascia con un messaggio: «Il Comune non può fare a meno dell’esperienza tecnica dell’Istituto»
483 alloggi assegnati, 293 demolizioni effettuate, 33 inagibilità dichiarate, 900 contratti stipulati, 35 convenzioni per cessioni di diritti di superficie e di proprietà, 1137 delibere approvate. Questi sono solo alcuni dei numeri che fotografano i tre anni di gestione dello Iacp presieduto da Giuseppe Santalco (nella foto), dal 2005 a oggi. Con il consiglio d’amministrazione riunitosi stamani (gli altri componenti sono Salvatore Sapienza, Santo Foti, Fortunato Bucolo, Cosimo Lentini, Giovanni Rovito, Vincenzo Falsone e Nicola Benigno) si chiude un capitolo caratterizzato, come lo stesso Santalco afferma, «da luci e ombre».
Proprio oggi il Cda prenderà atto dell’approvazione, da parte della commissione tecnica, degli ultimi cinque progetti dell’era Santalco: i 40 alloggi di Minissale, il completamento delle opere di urbanizzazione a Fondo Basile-De Pasquale, la costruzione di 45 alloggi e 8 botteghe (più un impianto sportivo sociale) sempre a Fondo Basile, altri 25 alloggi più 4 unità commerciali in via Taormina e infine i 65 alloggi di Santo Bordonaro.
Questo l’ultimo atto, ma Santalco vuole soprattutto lanciare un messaggio chiaro: «Auspico che possa proseguire la collaborazione tra Comune e Iacp in tema di risanamento, perché non si può fare a meno dell’esperienza tecnica e professionale maturata in questi anni nell’Istituto». L’altro auspicio è rivolto alla Regione: «C’è una proposta di modifica degli istituti autonomi popolari che ancora deve essere ratificata». Per il resto l’Iacp ha fatto tanto ma può ancora fare di più: «Bisogna dare il massimo per il recupero delle morosità, e mi auguro che la dirigenza sappia perseguire le nuove politiche per la casa. Ci saranno novità, noi abbiamo iniziato un’interlocuzione con i comuni della provincia, spero che si prosegua su questa scia».
Santalco va fiero dei tanti progetti approvati e finanziati, delle manutenzioni, del recupero del patrimonio edilizio, dei pubblici incanti e delle innovazioni apportate da questa amministrazione. Come ad esempio la collaborazione con l’Università di Messina per la costruzione di un edificio ad adibire a residenze per studenti universitari che sorgerà nelle vicinanze del Policlinico, della quale è stato redatto il progetto definitivo.
Politicamente i punti di domanda oggi sono due: cosa farà Santalco? E chi prenderà il suo posto allo Iacp? Su quest’ultimo punto non c’è ancora il nome, le ipotesi circolate negli ultimi tempi, Antonio D’Aquino prima e l’ex vice presidente della Provincia Gaetano Sutera poi, sembrano tramontate. Si vedrà nei prossimi giorni. Sul suo futuro Santalco è cauto: «Torno a fare il bancario – afferma sorridendo – e mi impegnerò a svolgere al meglio l’incarico nel nucleo di valutazione della Provincia. Per il resto, la mia esperienza politica e amministrativa è a disposizione del Pdl per quello che riterrà opportuno fare il partito».